TRATTAMENTO DELLA CICATRICE POST OPERATORIA
Ecco allora alcuni suggerimenti che consigliamo ai nostri pazienti per il trattamento delle cicatrici che esitano dall'intervento di correzione del Linfedema a cui si sono sottoposti.
Le cicatrici che esitano da un intervento chirurgico possono, se non trattate correttamente, lasciare sul paziente conseguenze fisiche e psicologiche.
Troppo spesso si sente dire: “per questa brutta cicatrice non si può fare nulla”. Questo per fortuna è assolutamente falso!!!
I nostri Chirurghi Plastici, come capirete continuando a leggere, possono al contrario fare molto.
COSA PUÒ FARE IL CHIRURGO PLASTICO
Come chirurgo della pelle, il Chirurgo Plastico:
- Consiglia come trattare una ferita subito dopo la rimozione dei punti per prevenire la formazione di brutte cicatrici (in gergo cicatrici patologiche: cicatrici ipertrofiche e cheloidi).
- E' in grado di trattare le brutte cicatrici (ovvero le cicatrici patologiche) una volta che si sono formate.
Esiste poi protocolli innovativi a base di acido ialuronico per trattare le cicatrici chirurgiche il giorno stesso dell'intervento oppure nuove combinazioni di trattamenti per migliorare le cicatrici già presenti.
E' fondamentale iniziare a trattare una cicatrice il più precocemente possibile, appena vengono rimossi i punti di sutura.
Ma prima di vedere come possiamo prevenire una brutta cicatrice, vediamo qali sono le cicatrici possibili.
CHE TIPI DI CICATRICE ESISTONO?
A seguito di un intervento chirurgico si possono formare diversi tipi di cicatrice:
CICATRICI FISIOLOGICHE
Cicatrice immatura
- Si forma ne primi 6-12 mesi dall'intervento.
- Colore rosso, talora pruriginosa o dolente, lievemente rilevata, in corso di rimodellamento.
- Su questa cicatrice il paziente può lavorare, come vedremo nel paragrafo successivo, per prevenire la formazione di una cicatrice patologica.
Cicatrice matura
- Si forma dopo 1 anno circa dall'intervento.
- Piatta, colore chiaro.
- E' una cicatrice stabile, definitiva. Non si possono più eseguire trattamenti per migliorarla.
CICATRICI PATOLOGICHE
Cicatrice ipertrofica
- Colore rosso, pruriginosa o dolente, rilevata, si mantiene entro i limiti della ferita originaria.
- Appena una cicatrice inizia a rilevarsi bisogna contattare il Chirurgo Plastico per iniziare al più presto il corretto trattamento.
Cheloide
- Cicatrice pruriginosa, rilevata, che si estende oltre i limiti dell’incisione chirurgica originaria.
- Appena una cicatrice inizia a rilevarsi ed uscire dai confini della cicatrice originarie bisogna contattare il Chirurgo Plastico per iniziare al più presto il corretto trattamento.
TRATTAMENTO DI UNA CICATRICE IMMATURA, POST CHIRURGICA
Appena vengono rimossi i punti di una ferita, i nostri Chirurghi Plastici consigliano a ciascun paziente come trattare al proprio domicilio sin da subito una cicatrice immatura perchè questo è il miglior modo di prevenire la formazione di una cicatrice patologica. Come sempre prevenire è meglio che curare. Vediamo allora quali sono i suggerimenti che vengono dati ai nostri pazienti:
1) FOGLI - CEROTTI DI SILICONE
- Esistono diverse marche e diversi formati in commercio.
- Del formato che il farmacista vi vende, ritagliare una striscia grande come la cicatrice da trattare.
- Meccanismo: Il silicone crea un ambiente umido che modula la produzione di collagene, riducendo il rischio di cicatrici ipertrofiche e cheloidi.
- Evidenza: Numerosi studi supportano l’uso del silicone come trattamento di prima linea per prevenire e trattare cicatrici patologiche.
- Modalità d’uso: Applicare il foglio o cerotto di silicone sulla cicatrice per almeno 12 ore al giorno (ad esempio ogni sera, per tutta la notte), idealmente per almeno 6 mesi.
2) PROTEZIONE SOLARE TOTALE 50+
- Una cicatrice fresca non va esposta al sole.
- Meccanismo: L’esposizione ai raggi UV può peggiorare l’aspetto delle cicatrici e causare iperpigmentazione.
- Evidenza: L’applicazione di filtri solari ad ampio spettro (SPF 50+) e schermi fisici (come vestiti) è raccomandata.
- Modalità d’uso: Applicare quindi la protezione solare schermo totale (50+) ogni 2-3 ore sulla cicatrice tutti i giorni per 6 mesi.
- Applicare la protezione anche in caso di brutto tempo (nuvolo, pioggia, neve) perchè i raggi UV passano le nuvole e colpiscono senza problemi la vostra cicatrice.
- La crema va applicata più volte al giorno: ogni volta che si esce all'aperto e comunque dopo 2 ore di esposizione solare continuata.
- In alcune zone del corpo come ad esempio palpebre o labbra, al posto della crema può essere comodo utilizzare uno stick spf 50+ (tipo burro di cacao).
- Ulteriori informazioni sui raggi UV e sulle modalità di applicazione della crema le trovi cliccando qui sotto.
3) MASSAGGIO DELLA CICATRICE
- Meccanismo: il massaggio migliora la flessibilità dei tessuti, favorisce la riorganizzazione del collagene e riduce la sintomatologia (prurito o dolore).
- Evidenza: Studi suggeriscono che un massaggio regolare possa migliorare l’estetica della cicatrice.
- Modalità d’uso: eseguire due-tre volte al giorno per 5-10 minuti un massaggio energico della cicatrice utilizzando una qualsiasi crema idratante (non massaggiare la cute a secco).
- Esistono diverse creme specifiche per cicatrici ma, ad oggi, non c'è evidenza scientifica che una crema sia migliore di un altra. Il consiglio quindi è di utilizzare una buona crema idratante viso o corpo, la vostra solita crema quindi. La differenza allora la fa il massaggio.
- Il massaggio deve essere energico e nel verso della cicatrice.
- La pressione con cui massaggiare la indica la cicatrice stessa: aumentare la pressione finchè la cicatrice e la cute attorno iniziano a sbiancare.
- Massaggiare la cicatrice può essere doloroso all'inizio: questo è normale.
- Il massaggio serve a "smollare" la cicatrice, ad eseguire una sorta di linfodrenaggio.
- Proseguire a massaggiare alcuni mesi finchè la cicatrice non assumerà la consistenza della cute circostante.
TRATTAMENTO DI UNA CICATRICE MATURA
Per quanto riguarda invece una cicatrice matura, che ha più di 6-8 mesi oppure se nel trattamento della cicatrice immatura si evidenzia una tendenza alla cicatrizzazione patologica (ipertrofica o cheloidea) possono intervenire altri trattamenti:
1) TRATTAMENTI LASER
- Laser frazionato ablativo o non ablativo: Utilizzato per migliorare la texture e l’aspetto delle cicatrici.
- Laser vascolare (es. Pulsed Dye Laser): Efficace per ridurre il rossore delle cicatrici ipertrofiche.
- Evidenza: Ottimi risultati, soprattutto se iniziati precocemente (entro i primi mesi).
- Modalità d’uso: Sedute ogni 4-6 settimane, personalizzate in base al tipo di cicatrice.
2) INIEZIONI INTRALESIONALI
- Corticosteroidi (es. Triamcinolone): Riducono l’infiammazione e l’ipertrofia.
- Tossina botulinica: Può ridurre la tensione cutanea intorno alla cicatrice, migliorandone l’aspetto.
- Evidenza: Indicato per cicatrici ipertrofiche e cheloidi.
- Modalità d’uso: Iniezioni ogni 4-6 settimane, con valutazione della risposta.
3) MICRONEEDLING
- Meccanismo: Stimola la rigenerazione dermica e migliora la texture della cicatrice.
- Evidenza: Utile per cicatrici sottili o lineari, spesso in combinazione con altre terapie.
- Modalità d’uso: Sedute ogni 4-8 settimane.
4) TERAPIE FARMACOLOGICHE TOPICHE
- Steroli o antinfiammatori locali: Usati per ridurre il rossore e il prurito.
- 5-Fluorouracile (5-FU): In combinazione con corticosteroidi per cicatrici ipertrofiche o cheloidi.
- Evidenza: Supportato da studi clinici per situazioni selezionate.
5) TRATTAMENTI CHIRURGICI
- Revisione chirurgica della cicatrice: Indicata solo in caso di cicatrici patologiche che non rispondono ad altre terapie.
- Evidenza: L’intervento deve essere combinato con altre terapie (silicone, laser) per prevenire recidive. Nel caso di cheloidi recidivi viene anche eseguita una speciale radioterapia con tassi di successo molto alti (Brachiterapia). Scopri di più cliccando qui sotto.
Centro Linfedema
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Saranno felici di potervi aiutare.
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